ANO 2017 N.º 2
ISSN 2182-9845
Roberto Saija
Principio di precauzione; sostanziale equivalenza, OGM; biotecnologie; sicurezza alimentare; coesistenza.
Il saggio esamina la disciplina europea degli OGM, sia dal punto di vista della coltivazione, sia dal punto di vista dell'alimentazione (alimenti che contengono OGM o derivati da OGM), sia dal punto di vista dell'emissione nell'ambiente.
In questa logica viene dedicata particolare attenzione, dopo un excursus storico sui primi provvedimenti comunitari in materia degli inizi degli anni novanta (dir. 1990/219 e 220), alla disciplina vigente, e cioè la direttiva 2001/18, e successive modifiche, i regolamenti 1829 e 1830/2003, quest'ultimo su etichettatura e tracciabilità, e la direttiva 2015/412 che attribuisce agli Stati Membri la possibilità di limitare o vietare la coltivazione di organismi geneticamente modificati (OGM) sul loro territorio.
Oltre alla disciplina giuridica, il saggio esamina le principali posizioni della dottrina e della giurisprudenza delle Corti interne ed europee in materia.
La ricerca parte dal principio di precauzione, su cui si basa la disciplina europea che viene analizzata in rapporto all'approccio USA, fondato invece sul principio di sostanziale equivalenza.
1. Premessa
2. Dato metagiuridico e primi provvedimenti regolatori. I tre blocchi: USA, UE e paesi scettici
3. OGM e approccio precauzionale UE tra diritto e bioetica
4. La disciplina contenuta nella direttiva 2001/18
5. La disciplina degli OGM come alimenti
6. Gli OGM e le tutele tra autorità e autonomia
Bibliografia